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Animali in casa, così rischi lo sfratto: se commetti questa violazione finisci in mezzo alla strada con il tuo pet

Sfratto per presenza di animali. (Adobe Stock) – Improntaunika.it

Vivi in un appartamento, magari in affitto? Se hai con te un animale, attento: se non rispetti questa clausola finisci per strada.

Hai mai pensato che il tuo amato animale domestico potrebbe causarti problemi legali?

In realtà, tenere animali in casa può portare a serie conseguenze, soprattutto se non rispetti le regole. Infatti, commettere una violazione può portare addirittura allo sfratto.

Sì, hai capito bene: il tuo amato cane (o gatto) potrebbe metterti in mezzo alla strada.

Vediamo assieme quali sono le regole da seguire e quali rischi si corrono nel trasgredirle. Se hai un pet e vuoi evitare spiacevoli sorprese, continua a leggere.

Attento alla clausola che ti mette in mezzo alla strada

La questione della presenza degli animali domestici negli appartamenti in affitto spesso solleva dubbi e controversie, ma è importante comprendere i diritti sia del locatore che dell’inquilino, trovando un equilibrio che tuteli entrambe le parti. La chiave di volta è una specifica clausola inserita nel contratto di locazione. Innanzitutto, è fondamentale capire che la presenza di animali domestici in un appartamento in affitto è regolata sia dalla normativa generale che da eventuali restrizioni specifiche contenute nel contratto di locazione.

La legge italiana, in conformità con la “Riforma del condominio“, stabilisce che i regolamenti condominiali non possono vietare ai proprietari delle singole unità immobiliari di avere animali domestici nella loro proprietà, come sancito dall’articolo 1138 del codice civile. Questo significa che i locatari hanno il diritto di tenere animali domestici nelle loro residenze a condizione di rispettare la quiete pubblica e la pulizia degli spazi comuni. Tuttavia, la situazione può cambiare se nel contratto di locazione è inclusa una clausola che vieta espressamente la presenza di animali domestici. In tal caso, l’inquilino è tenuto a rispettare tale disposizione una volta firmato il contratto. Se l’inquilino possiede un animale in violazione di questa clausola, ciò costituisce una violazione del contratto e potrebbe portare al suo sfratto. È quindi essenziale che la clausola di divieto sia specificamente indicata nel contratto, garantendo così una chiara comprensione delle regole da entrambe le parti.

Attenzione alle clausole. (Adobe Stock) – Improntaunika.it

Come evitare lo sfratto se si possiede un animale

D’altro canto, se il contratto non contiene restrizioni in merito agli animali, l’inquilino può tenere animali domestici nella residenza in affitto senza il rischio di essere sfrattato per questo motivo. Tuttavia, l’inquilino rimane responsabile dei danni causati dagli animali all’immobile e ai beni di arredo, come stabilito dall’articolo 2052 del Codice civile. È importante sottolineare che, anche in assenza di una clausola di divieto nel contratto, l’inquilino deve rispettare le norme sulle immissioni intollerabili e evitare di causare disturbi agli altri residenti. Se l’animale provoca disturbi come rumori e odori sgradevoli, il condominio ha il diritto di richiedere che l’animale venga allontanato dalla residenza, come previsto dall’articolo 844 del codice civile. Inoltre, l’inquilino potrebbe essere accusato di “disturbo del riposo delle persone” secondo l’articolo 659 del Codice penale.

Pertanto, prima di firmare un contratto di locazione, sia i locatari che i locatori dovrebbero prestare attenzione alle clausole relative agli animali domestici. I proprietari possono includere una clausola di divieto di detenere animali domestici nell’appartamento, ma devono farlo in modo chiaro e specifico nel contratto. Allo stesso modo, gli inquilini che desiderano vivere con un animale domestico dovrebbero assicurarsi che il contratto non contenga restrizioni in tal senso.