L’assicurazione sui tuoi pet ti permette di limitare le spese in caso di emergenza, ma attenzione: c’è un dettaglio che molti ignorano…
Quando si tratta di assicurare i nostri amici pelosi, c’è un dettaglio che potrebbe sfuggire anche ai più attenti: un famigerato “cavillo”.
Mentre molte persone pensano di essere al sicuro con una polizza assicurativa per i loro animali domestici, spesso si dimenticano di controllare i dettagli più fini del contratto.
E qui è dove risiede il rischio: se non si rispettano le condizioni stabilite, ci si può trovare a pagare somme esorbitanti per le cure specialistiche, lasciando un “rene” direttamente dal veterinario.
In questo articolo esploreremo i potenziali inganni delle assicurazioni sugli animali e come evitare di cadere nella trappola del cavillo.
Il rapporto Assalco/Zoomark del 2019 ha rivelato che in Italia ci sono più di 7 milioni di cani regolarmente registrati, e il 95% degli italiani considera i propri animali domestici come membri effettivi della famiglia. Questo cambiamento nel rapporto tra persone e animali evidenzia quanto siano diventati importanti i nostri amici a quattro zampe nelle nostre vite. La cura e la tutela dei nostri cani non si limitano solo all’affetto, ma si estendono anche agli aspetti burocratici, come la registrazione presso l’anagrafe canina. Tuttavia, una domanda comune tra i proprietari è se assicurare il proprio cane sia obbligatorio per legge.
In realtà, non c’è alcuna legge che obbliga i proprietari a stipulare un’assicurazione per i propri cani, né per la responsabilità civile né per la salute dell’animale stesso. Fino al 2009 esisteva un registro nazionale delle razze “pericolose” che richiedeva ai proprietari di tali razze di sottoscrivere una polizza assicurativa, ma questo elenco è stato abolito. Tuttavia, molti proprietari scelgono di assicurare i propri cani per garantire una copertura completa in caso di incidenti o malattie. Ma come si fa a scegliere l’assicurazione migliore per il proprio cane?
Il primo passo è comprendere i principali aspetti da valutare nelle polizze assicurative: la franchigia è la somma che l’assicurato deve pagare prima che l’assicurazione inizi a coprire i costi. Lo scoperto è la percentuale del danno che resta a carico dell’assicurato dopo l’applicazione della franchigia. È importante capire come queste due componenti influenzino il rimborso delle spese veterinarie; il massimale è il limite massimo di spesa che l’assicurazione coprirà, ed è importante assicurarsi che il massimale sia sufficientemente alto per coprire eventuali spese veterinarie; le coperture variano da polizza a polizza. Alcune coprono solo interventi chirurgici, mentre altre includono anche le spese di degenza e riabilitazione. È fondamentale leggere attentamente le condizioni di copertura per capire cosa è incluso nella polizza.
Inoltre, molta attenzione va posta alla clausola dell’età. Alcune assicurazioni non accettano cani sopra una certa età (solitamente otto anni) o limitano la copertura dopo un certo periodo di tempo. Un altro punto da considerare è che quasi tutte le assicurazioni richiedono che i cani siano regolarmente identificati con microchip e registrati presso l’anagrafe canina, oltre ad essere in regola con i vaccini. La scelta dell’assicurazione sanitaria per il proprio cane può essere complessa, ma è fondamentale leggere attentamente il contratto e confrontare più preventivi prima di prendere una decisione.