L’incubo mobilità ora ha un prezzo di 120 euro: una cifra che costringe milioni di italiani a scegliere di tenere l’auto in garage.
Gli automobilisti italiani si trovano di fronte a un’altra brutta sorpresa mentre si avvicinano i tanto attesi ponti primaverili: il costo della benzina sta nuovamente aumentando.
Secondo le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana, il prezzo del carburante è salito in modo significativo, raggiungendo livelli che non si vedevano da sei mesi a questa parte.
I fattori che determinano l’aumento dei prezzi della benzina sono molteplici e complessi, ma ciò che è certo è che gli automobilisti italiani si trovano ad affrontare una nuova sfida economica.
Analizziamo gli ultimi andamenti di mercato per comprendere bene quali svantaggi stiamo subendo.
Sebbene l’attenzione sia spesso rivolta al contesto internazionale, caratterizzato da tensioni geopolitiche e incertezze sul mercato del petrolio, in particolare nel Medio Oriente, sembra che l’impatto diretto su questi rialzi dei prezzi non sia così marcato come potrebbe sembrare. Nonostante alcune voci di allarme tra gli analisti, che temono la possibilità di vedere il greggio superare quota 100 dollari al barile, al momento la situazione rimane sotto controllo, ma non priva di preoccupazioni.
Ma quanto costa oggi fare il pieno in Italia? Secondo il sito Money.it, al 16 aprile i dati raccolti indicano che il prezzo medio nazionale della benzina è salito sopra i 2 euro al litro. Per essere più precisi, il prezzo medio della benzina self-service è di 1,914 euro al litro, mentre per il servito si attesta a 2,051 euro al litro. Compagnie come Eni, IP, Esso e Q8 si collocano tutte sopra questo livello, con Eni in testa alla classifica con un prezzo di 2,137 euro al litro. Per comprendere la situazione con un esempio pratico, basti pensare che un carico da 50 litri al mese, all’epoca in cui la benzina costava 1.70 euro, costava 85 euro; oggi, il prezzo è salito di circa 10 euro. Possono semprare pochi, ma stiamo parlando di 120 euro in più all’anno: e la tendenza non sembra rallentare.
Per quanto riguarda il diesel, la situazione non è molto diversa. Il prezzo medio nazionale si attesta a 1,808 euro al litro per il self-service e a 1,984 euro al litro per il servito. Sulle autostrade, i conducenti devono affrontare costi ancora più elevati, con una media di 1,996 euro al litro per il self-service e 2,255 euro al litro per il servito. Tuttavia, ci sono variazioni significative a livello regionale: ad esempio, la provincia di Bolzano registra il prezzo più alto per la benzina self-service, arrivando a toccare i 1,956 euro al litro. Al contrario, per trovare prezzi più convenienti, bisogna rivolgersi alle Marche, dove il costo medio si attesta a 1,894 euro al litro, sempre per la modalità self-service.
In un momento in cui i viaggi sono sempre più frequenti, sia per turismo che per motivi lavorativi, l’incremento dei prezzi della benzina rappresenta sicuramente un peso aggiuntivo per le famiglie italiane. Questo aumento non solo incide sulle spese quotidiane, ma potrebbe anche influenzare le scelte di mobilità dei cittadini, spingendoli a cercare alternative più economiche o a ridurre i propri spostamenti.