Antifurto per la casa, attenzione alle pubblicità: famosa azienda sanzionata per 4 milioni di euro
Mai fidarsi delle promesse della pubblicità: ecco cosa è accaduto a una famosa azienda di antifurti – parole a vuoto e pratiche scorrette.
La sicurezza della propria abitazione è una priorità per molti, ma trovare un sistema antifurto affidabile può essere un compito arduo, reso ancora più complicato dalla pubblicità ingannevole.
Recentemente, una rinomata azienda nel settore della sicurezza è stata sanzionata per la somma considerevole di 4 milioni di euro.
Le autorità competenti hanno scoperto che le loro pubblicità promettevano prestazioni e caratteristiche che non corrispondevano alla realtà, mettendo così a rischio la sicurezza degli acquirenti.
Ecco spiegato l’accaduto, come riportato dal portale “GreenMe”.
I sotterfugi dell’azienda leader negli antifurti per la casa
Verisure Italy S.r.l., rinomata per i suoi sistemi di allarme e servizi correlati, si trova al centro di una controversia legale con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La società è stata colpita da una pesante sanzione di 4 milioni e 250mila euro a causa di pratiche commerciali scorrette e ingannevoli che hanno infranto il Codice del Consumo. Le accuse si riferiscono a un periodo significativo che va dal 2019 fino al 30 ottobre 2023 e coinvolgono una serie di comportamenti deplorevoli da parte di Verisure. Tra le pratiche più gravi c’è la promozione ingannevole dei propri sistemi di allarme attraverso spot televisivi, cartellonistica e il sito web aziendale.
Una delle accuse principali riguarda l’omissione di informazioni cruciali nei contratti dei consumatori. Verisure non ha comunicato con chiarezza la natura dei contratti, facendo intendere che l’acquisto dei suoi sistemi di allarme fosse incluso, mentre in realtà si trattava solo di un comodato d’uso gratuito. Un altro aspetto che ha attirato l’attenzione delle Autorità è stato il modo in cui Verisure ha ostacolato il recesso dai contratti: la società ha adottato pratiche aggressive per scoraggiare i consumatori dall’interrompere i rapporti contrattuali, come ritardi nell’accettare le richieste di recesso, continuazione delle fatturazioni anche dopo la cessazione del servizio e ritardi nella disinstallazione degli impianti di allarme. Ma le criticità non si fermano qui.
Sanzione da 4 milioni per tutelare i consumatori
Verisure è stata sanzionata anche per aver attivato automaticamente il servizio durante il periodo di ripensamento garantito ai consumatori per legge, senza alcuna richiesta esplicita da parte dei clienti. Questa pratica era implicitamente inclusa nei contratti predisposti da Verisure, ma contravveniva alle disposizioni del Codice del Consumo. Infine, un’ulteriore irregolarità rilevata è stata l’ambiguità nell’indicazione del foro competente in caso di controversie: le condizioni contrattuali non esplicitavano chiaramente che il foro competente coincidesse con quello di residenza o domicilio del consumatore, come prescritto dalla normativa.
La sanzione inflitta riflette la gravità delle violazioni commesse da Verisure e sottolinea l’importanza di garantire ai consumatori pratiche commerciali trasparenti e rispettose dei loro diritti. Questo caso mette in luce l’importanza della vigilanza delle autorità di regolamentazione per proteggere i consumatori dagli abusi e promuovere un ambiente commerciale equo e onesto. Le sanzioni imposte a Verisure dovrebbero fungere da monito per altre società che potrebbero essere tentate di adottare pratiche commerciali sleali.