Intelligenza emotiva: sicuro di possederla? Controlla se pronunci ogni giorno le frasi contenute in questa lista e capirai se sei un leader.
In ambito lavorativo o anche personale sentiamo spesso parlare di leadership, e di come alcuni soggetti posseggano questa qualità in maniera completamente naturale.
È vero però che ogni skill, anche quella più innata, può essere acquisita attraverso l’implementazione di determinati comportamenti.
Forse sei un leader naturale, ma non te ne sei mai reso conto. La chiave di questa posizione è indubbiamente l’intelligenza emotiva.
Comprendere le emozioni altrui e entrare in contatto con le persone sono azioni che possono migliorare la nostra qualità di vita, sul lavoro o anche nella vita di tutti i giorni: ecco quali frasi costituiscono l’essenza di un vero leader.
Ad ogni frase, ovviamente, corrisponde un atteggiamento necessario per migliorare la nostra intelligenza emotiva e saper guidare una squadra senza trasformarsi in dittatori. La prima qualità di un buon leader sta nella sua capacità di ascoltare: chiedere agli altri “Come ti senti?” può sembrare banale, ma non lo è affatto: dimostra la nostra capacità di rivolgere l’attenzione allo stato d’animo dell’interlocutore. Frasi come “Ti ascolto” sottolineano la nostra disponibilità nei confronti di una persona, ma devono essere accompagnate da un’effettiva partecipazione alle emozioni che la persona a cui ci rivolgiamo sta riversando in un possibile sfogo.
La posizione di leader non deve necessariamente essere gestita in solitaria. Anche tu potresti sentire la necessità di mostrare vulnerabilità, e quindi sottolineare questa necessità con frasi come “Mi sento così perché…” sottolineano non solo l’avviarsi di una conversazione che induce il prossimo a darci attenzione, ma anche la volontà di scoprirsi in un lato più emotivo, che crea un collegamento con chi ci sta attorno. Infine, pur con tutta la buona volontà che possiamo voler applicare nelle nostre interazioni, potrebbe capitarci di dover esporre un rifiuto; in questi casi, aprire il discorso con frasi come “Potresti spiegarti meglio?” o “Capisco cosa intendi, ma…” induce il nostro interlocutore a riflettere sulle proprie intenzioni nel primo caso, e assimilare meglio il rifiuto nel secondo. Evitiamo del tutto i rifiuti netti e privi di spiegazioni, che creano muri invalicabili e difficili da distruggere.
In un qualsiasi contesto non c’è niente di più importante delle parole di affermazione. Un leader nato è in grado di riconoscere gli sforzi compiuti dal gruppo o dal singolo, e comprende quanto gratificante possa essere sentirsi rivolgere un complimento. Frasi come “Hai/avete fatto un ottimo lavoro” generano una reazione emotiva nell’interlocutore e, se applicate ad un gruppo, possono contribuire a creare un’atmosfera di team-work ancora più stretta e connessa. Allo stesso modo, dire “Grazie” quando ci rivolgiamo ad un collega che ci fa un favore è ben più di una semplice convenzione: riconosce l’impegno dell’altra persona con sincerità.
D’altro canto, capita tutti di commettere errori, ma i leader naturali sono in grado di riconoscerli. Dire “Scusa” o “Mi dispiace” pone la persona che ci sta di fronte non solo nella posizione di dover ammettere la nostra umiltà, ma anche di comprendere il nostro stato d’animo senza filtri. In ultima istanza desideriamo ribadire un concetto fondamentale: se sei un leader, non sei solo. Questo titolo, per antonomasia, viene riconosciuto ad una persona all’interno di un gruppo; ragion per cui imparare a dire “Mi puoi aiutare?” è il primo passo nella strada per affermare la nostra posizione senza rinunciare al sostegno altrui. Difficilmente si rifiuta una richiesta d’aiuto sincera ed educata, e frasi del genere possono anche portare l’altra persona a ritenersi utile alla persona la cui leadership riconosce già.