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Prurito e rossore cutaneo, corri ai ripari: ecco gli alimenti da scartare assolutamente

Prurito e rossore, ecco cosa li provoca. (Adobe Stock) – Improntaunika.it

Allergia o intolleranza, cosa provoca prurito e rossore cutaneo? Quale che sia la risposta, ti conviene stare attento all’alimentazione.

Il prurito e il rossore cutaneo non si limitano ad essere fastidiosi e sgradevoli: spesso sono sintomi di una reazione allergica o di intolleranza alimentare.

Identificare gli alimenti responsabili di queste reazioni è fondamentale per prevenire il disagio e migliorare la qualità della vita.

In questo articolo, esploreremo alcuni cibi comuni che possono scatenare prurito e rossore cutaneo in individui sensibili.

Se soffri di prurito o rossore cutaneo dopo aver mangiato, potresti trovare utili consigli e suggerimenti per gestire al meglio la tua alimentazione e il tuo benessere.

Perché soffriamo di prurito e rossore cutaneo?

Le persone affette da allergie conoscono bene l’istamina, una sostanza prodotta dal corpo in risposta alla presenza di allergeni come alimenti o piante. Tuttavia, esiste anche un’altra condizione meno conosciuta: l’intolleranza all’istamina. Per comprendere l’intolleranza all’istamina, è essenziale capire il ruolo di questa sostanza nel nostro organismo: l’istamina è un mediatore chimico presente in quasi tutti gli organismi vegetali e animali. Nell’uomo, viene rilasciata principalmente dalle cellule coinvolte nelle reazioni allergiche. Livelli elevati di istamina possono scatenare reazioni allergiche, pertanto in alcuni casi vengono utilizzati antistaminici per mitigarne gli effetti.

Ciò che pochi sanno è che l’istamina si trova anche in alcuni alimenti. Il problema sorge quando c’è uno squilibrio tra l’assunzione o il rilascio di istamina e la sua degradazione da parte dell’enzima diaminoossidasi (DAO) nell’intestino tenue. Ne consegue che, in presenza di un’intolleranza all’istamina, l’enzima DAO non riesce a svolgere correttamente la sua funzione a causa di una sua ridotta presenza nel corpo. I sintomi dell’intolleranza all’istamina possono essere vari e includono mal di testa, orticaria, prurito, congestione nasale, diarrea e crampi addominali. Questi sintomi possono manifestarsi poco dopo l’assunzione di cibi ricchi di istamina o che favoriscono il rilascio di questa sostanza nell’organismo.

Anche il vino rosso è tra gli alimenti a rischio. (Adobe Stock) – Improntaunika.it

Alimenti ricchi di istamina: scartali assolutamente

Una serie di alimenti sono noti per contenere elevate quantità di istamina. Questi includono cibi fermentati, stagionati o conservati a lungo, come formaggi stagionati, salumi, pesce affumicato, frutti di mare e vino rosso. Anche alcune verdure come pomodori, melanzane e spinaci possono contenere livelli significativi di istamina. Allo stesso tempo, ci sono alimenti che, sebbene contengano poco istamina in sé, possono favorire il rilascio di questa sostanza nell’organismo: tra questi ci sono il cioccolato, le fragole, l’ananas, i funghi, le noci e l’alcol. Il pesce rappresenta una delle fonti più rischiose di istamina, specialmente se conservato impropriamente o per troppo tempo: tonno, sgombro, sardine e aringhe in scatola sono tra i pesci più soggetti a contenere livelli elevati di istamina.

Ma cosa possono fare le persone con intolleranza all’istamina per gestire i loro sintomi? In primo luogo, è importante identificare e evitare gli alimenti che scatenano una reazione. Mantenere un diario alimentare può essere utile per individuare i trigger specifici. Alcune persone possono anche beneficiare di integratori di DAO per aiutare a compensare la carenza dell’enzima nel corpo. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi supplemento.