Vuoi arrivare all’altare con la speranza di risparmiare sui costi? Con questo bonus puoi: ecco tutti i dettagli del “Bonus Matrimonio”.
Il “bonus matrimonio” sta rapidamente emergendo come un’opzione allettante per le coppie che pianificano il loro grande giorno.
Con la possibilità di risparmiare fino al 20% su abiti da sposa, addobbi e ristoranti, questa nuova iniziativa governativa sta suscitando un vero e proprio boom di richieste.
I futuri sposi si stanno affrettando per cogliere questa opportunità unica, che promette di alleggerire il peso finanziario legato alla celebrazione del loro amore.
Questo incentivo, introdotto con l’intento di sostenere il settore matrimoniale e rilanciare l’industria dei matrimoni dopo il periodo difficile della pandemia, sta già dimostrando di essere un successo: ecco tutti i dettagli.
Nella frenesia della vita moderna, dove i giovani affrontano sfide economiche sempre più impegnative, il matrimonio può sembrare un lusso irraggiungibile. Tuttavia, una nuova proposta di legge potrebbe cambiare questo scenario, aprendo le porte a un sostegno tangibile per le giovani coppie che desiderano celebrare il loro amore attraverso un matrimonio religioso. Il bonus matrimonio religioso, già presentato il 13 ottobre 2022 e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, è un emendamento che mira a fornire un aiuto economico alle coppie under 35 che scelgono di unirsi in matrimonio religioso. Ma cosa comporta esattamente questo bonus e a chi è destinato?
In termini pratici, il bonus matrimonio religioso è una detrazione del 20% sull’imposta lorda IRPEF, applicabile a spese documentate legate alla celebrazione del matrimonio religioso. Queste spese possono includere una vasta gamma di costi, come gli addobbi floreali, gli abiti degli sposi, il servizio di ristorazione, l’acconciatura e il servizio fotografico. Tuttavia, come ogni agevolazione fiscale, ci sono dei requisiti da soddisfare per poterne beneficiare: secondo quanto stabilito nella proposta di legge AC n. 97, il bonus spetterebbe alle coppie under 35 che abbiano almeno 10 anni di cittadinanza italiana e un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 23.000 euro a coppia o 11.500 euro a persona, basato sul reddito dichiarato nell’anno precedente. Inoltre, l’aiuto è limitato esclusivamente ai matrimoni celebrati in forma religiosa, ossia quelli svolti in chiesa o in luoghi di culto dedicati.
La detrazione del 20% viene calcolata sull’importo massimo di 20.000 euro, ripartito in 5 quote annuali di pari importo. Questo significa che le coppie potrebbero beneficiare di un sostegno finanziario significativo nel corso di diversi anni dopo il loro matrimonio. La modalità di applicazione del bonus segue le disposizioni del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, integrato dalla riforma fiscale del 2024, e le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o carta di debito o credito, vietando l’uso di contanti o assegni bancari.
La Lega, promotrice del bonus matrimonio religioso, mira a contrastare la diminuzione dei matrimoni, specialmente tra i giovani, riconoscendo che le difficoltà economiche spesso scoraggiano le coppie dal celebrare un matrimonio religioso. Il bonus è progettato per coprire un’ampia gamma di costi associati alla realizzazione di un matrimonio indimenticabile. Sebbene il bonus matrimonio religioso non sia ancora entrato in vigore, il suo impatto potenziale è già evidente. Il boom delle richieste di informazioni e l’interesse dimostrato dalle coppie under 35 indicano chiaramente che questa agevolazione fiscale è attesa con grande entusiasmo.