La denuncia di Ghali sul palco dell’Ariston non è passata inosservata. Un suo collega ha avuto però da ridire.
Nell’ultimo Festival di Sanremo, uno dei gesti che è rimasto più impresso nella mente del popolo italiano è sicuramente la denuncia del noto rapper Ghali. Il ragazzo ha fatto sul palcoscenico più seguito d’Italia un appello molto importante: stop al genocidio. Nonostante l’impegno politico e l’interesse del cantante verso le minoranze, qualcuno ha avuto da ridire. Ecco le parole del suo collega che non sono passate inosservate.
Anche se non è effettivamente il vincitore di questo Festival di Sanremo, Ghali è stato sicuramente quello morale.
Il ragazzo ha infatti deciso di calcare il palco dell’Ariston non tanto per vincere effettivamente il premio finale, quanto per mandare un messaggio a tutti gli spettatori. Il ragazzo è infatti un’attivista che ha, più e più volte, chiesto di interrompere il genocidio che sta avvenendo a Gaza, in guerra con il popolo Israeliano. Anche la sua canzone è stata un inno alla pace, completamente differente dal timbro festoso del Festival.
Dalle parole di Ghali si è scatenata poi una reazione incredibile: studenti, cittadini e lavoratori italiani sono andati a manifestare in piazza. Ma chi ha avuto da ridire?
Ovviamente il gesto di Ghali ha avuto grandissimo appoggio ma altrettanto odio. Sono in molti a credere che il rapper abbia esagerato con le parole. Tra questi troviamo un suo collega piuttosto conosciuto: Vasco Brondi. L’uomo, durante una sua recente intervista per presentare il suo nuovo album “Un Segno di Vita”, ha deciso di dire la sua sul famosissimo caso Ghali. D’altronde Brondi è un grandissimo cantautore che, da sempre, dà forte peso alle parole da utilizzare.
Il suo commento sulla questione ha attirato l’attenzione di molti. Scopriamo nello specifico quanto detto.
Da sempre Vasco Brondi ha evidenziato come la sua musica servisse anche a lanciare messaggi politici, anche se non direttamente. Secondo l’uomo non per forza è necessario essere degli attivisti per portare avanti i propri valori. Alla domanda sulla questione Ghali, il cantautore ha deciso di rispondere così: “Non mi torna il discorso che se non prendi posizione sei complice.. Imporre agli altri qualcosa che tu vuoi che venga detta è comunque una forma di violenza. Fare il moralizzatore è pericoloso, io non mi permetto di dire agli altri come vivere.”
Delle parole sicuramente molto pesanti che hanno, tuttavia, accumunato il pensiero di diverse persone. E tu invece da che parte stai?