Rivelazione shock da parte di Nancy Brilli in un’intervista in cui svela la sua enorme forza emotiva: molestie e vessazioni, la lotta continua.
Di donne che possano vantare la bellezza esteriore e interiore di Nancy Brilli ce ne sono poche.
L’attrice, nata a Roma nel 1964, è stata per anni la protagonista assoluta di una sfumatura di cinema popolare oggi molto diversa da quella dei suoi anni.
In merito alle sue esperienze, Nancy Brilli ha deciso di raccontare non solo la gioia del suo successo, ma anche gli aspetti più macabri.
In una riflessione sul cambiamento del mondo dello spettacolo, la Brilli ripercorre una vita costellata da amore e sfarzo, ma anche incidenti e vessazioni subite per anni nel più totale silenzio.
In questi giorni, Nancy Brilli ha intrapreso un viaggio attraverso il Vietnam, il Laos e lo Sri Lanka con una missione ben definita: ritrovare se stessa e riscoprire la sua energia vitale. In questo viaggio, ha abbandonato gli orpelli del trucco per mostrarsi nella sua autenticità, come ha raccontato al Corriere della Sera. Questo approccio senza filtri ha portato la Brilli a riflettere sulla sua carriera e sulle sue prospettive future nel mondo dello spettacolo. La sua decisione di partecipare all’ultima edizione di “Pechino Express” è stata motivata da una serie di circostanze, tra cui la mancanza di progetti teatrali e il desiderio di rompere gli schemi imposti dal copione che le era stato proposto.
Questo episodio ha rappresentato per lei un punto di svolta, spingendola a voler essere protagonista attiva della propria carriera. La delusione nei confronti del cinema, spiega, è stata compensata dalla riscoperta del proprio coraggio e dalla volontà di perseguire nuove sfide, come la produzione teatrale e la regia di un cortometraggio. La Brilli si apre anche riguardo alle difficoltà che ha affrontato nel corso della sua carriera, inclusi problemi di autolesionismo e la mancanza di riconoscimento del suo talento. Tuttavia, si ritiene fortunata ad aver superato queste difficoltà e ad aver visto un cambiamento nel modo in cui la salute mentale viene affrontata nell’industria dello spettacolo. La sua apertura su queste questioni, una volta considerate tabù, dimostra la sua determinazione nel superare gli ostacoli personali.
La sua critica al mondo cinematografico italiano, in particolare nei confronti del produttore Aurelio De Laurentiis, riflette una realtà ancora presente nel settore: il maschilismo e la mancanza di opportunità per le donne. Tuttavia, la Brilli evidenzia anche i segni di cambiamento e di progresso, come dimostrato dal successo del film di Paola Cortellesi, “C’è Ancora Domani”, record al botteghino tornato nelle sale in occasione della Festa della donna: “Il maschilismo nello spettacolo è ancora presente, ma va meglio. Mi auguro che una giovane attrice non abbia più a che fare con le tante mani al culo che noi ci siamo dovute togliere.”
Nancy Brilli emerge come un’icona di resilienza e determinazione nel perseguire la sua visione artistica e nel combattere le ingiustizie nel mondo dello spettacolo. Il suo viaggio interiore e le sue esperienze sul campo riflettono una ricerca costante della sua vera essenza e della sua voce autentica. Attraverso la sua storia, ci incoraggia a seguire i nostri sogni, a essere coraggiosi nel perseguire le nostre passioni e a lottare per un cambiamento positivo nell’industria dello spettacolo, e non solo.