Assegno unico 2024, taglio catastrofico: pubblicata la tabella ufficiale, tutta colpa dell’articolo 6 comma 7
Un cambiamento apparentemente insignificante nella modalità di richiesta impedirà a milioni di famiglie italiane di ricevere l’Assegno Unico.
Con l’arrivo di marzo, molte famiglie si preparano ad affrontare un ricalcolo dell’Assegno Unico per figli a carico.
Questo sostegno, fondamentale per molte famiglie italiane, viene rivisto ogni anno per adeguarsi alle variazioni economiche delle famiglie beneficiarie.
Tuttavia, quest’anno, il ricalcolo potrebbe essere più significativo del solito, portando alcune famiglie a dover fronteggiare tagli sostanziali.
Questo risultato inaspettato è dovuto ad un articolo in particolare, presente nella tabella rilasciata dagli enti preposti: ecco di cosa si tratta e cosa dobbiamo aspettarci.
Galeotto fu l’articolo 6 comma 7…
Secondo l’articolo 6 comma 7 della normativa vigente, a marzo inizia un nuovo periodo di percezione dell’Assegno Unico, per il quale si utilizzerà l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) aggiornato all’anno in corso anziché quello dell’anno precedente. Questo significa che è fondamentale che le famiglie abbiano richiesto e ottenuto l’Isee 2024 entro la scadenza del 29 febbraio per evitare ricalcoli svantaggiosi della misura.
È importante sottolineare che il nuovo Isee, che viene utilizzato per calcolare l’importo dell’Assegno Unico, prende come riferimento l’anno 2022. Questo significa che se l’Isee è aumentato rispetto all’anno precedente, l’Assegno Unico potrebbe diminuire, mentre in caso di peggioramento della condizione economica tra il 2021 e il 2022, si potrebbe verificare un aumento dell’importo. Tuttavia, ci sono eccezioni a queste variazioni: chi ha un Isee invariato o rimane sotto la soglia per il massimo importo dell’Assegno Unico non subirà modifiche, così come chi resta al di sopra della soglia per l’importo minimo. Ma per coloro che non hanno rinnovato l’Isee entro la scadenza del 29 febbraio, si prevedono tagli sostanziali che potrebbero arrivare fino a 175 euro per figlio.
Pessime notizie: anche l’Assegno Unico aumenta l’ISEE, quindi…
Una situazione paradossale riguarda coloro che hanno registrato un aumento dell’Isee 2024 nonostante non abbiano avuto un aumento di reddito tra il 2023 e il 2024. Questo aumento potrebbe essere attribuito all’Assegno Unico stesso, che è incluso nell’Isee. Di conseguenza, un aumento dell’Assegno Unico potrebbe paradossalmente portare a una riduzione dell’importo complessivo a causa dell’aumento dell’Isee.
Per quanto riguarda le date di pagamento dell’Assegno Unico di marzo, l’Inps ha ufficializzato un calendario che prevede l’erogazione tra il 18 e il 20 marzo per la maggior parte delle famiglie. Coloro che hanno fatto domanda a febbraio dovranno invece attendere la fine del mese per ricevere il sostegno. Il ricalcolo dell’Assegno Unico a marzo 2024 potrebbe portare variazioni significative nell’importo erogato alle famiglie beneficiarie. È importante che le famiglie interessate si informino tempestivamente e procedano con il rinnovo dell’Isee per evitare tagli sostanziali che potrebbero influire sul bilancio familiare.